mercoledì 1 novembre 2023

Al resto penserò poi

Cosa mi passa per la testa, non so.
La musica è altissima, colori psichedelici invadono lo spazio e io... io non so chi sono.
La gente balla, senza sosta, muovendosi ad un ritmo che non riconosco.
Qualcuno mi urta, mi pesta i piedi e mi spinge. Mi giro, ma è già sparito tra la folla.
La musica mi martella nelle orecchie, ancora, ancora e ancora.
Mi giro di qua e di là, lo cerco con lo sguardo, ma non lo vedo. In mezzo a quel casino non vedo nulla.
All'improvviso, senza apparente motivo, mi torna alla mente un ricordo lontano.

Ero alle scuole medie, nel piazzale prima di iniziare le lezioni. A quell'epoca ero la sfigatella che aveva buoni voti a scuola e che non faceva copiare nessuno. Potete ben capire come ero amata dalla gente. Comunque... ero sul piazzale prima delle lezioni e il ragazzo più bello della scuola stava dando spettacolo. Aveva trovato una piccola ranocchia, proprio di quelle piccole piccole, e la stava importunando. Il povero animaletto tentava di scappare, ma quell'imbecille la calciava qua e là, impedendole di muoversi.

Qualcuno mi urta ancora e mi versa un drink addosso. Il ricordo viene bruscamente interrotto.
Quando mi ha convinto a passare quella serata in discoteca non so cosa mi passava per la testa. L'ho già detto? Ah sì, all'inizio.
Poi mi ricordo che dovrei iniziare la dieta, o perlomeno smetterla di mangiare cazzate (tipo i cereali a cena) e iscrivermi ancora in palestra. Ma non nella palestra di prima! Ah no, io quel tipo disagiato non lo voglio più vedere.
Sbuffo e mi giro verso il bancone. Nei film ci sta sempre qualche ragazzo carino che ti versa i drink, qui sono tutti musoni e non mi guardano nemmeno. Fidatevi, le situazioni da favola che si vedono nei film e nelle serie tv a voi non succederanno mai. E se succedono state pur certi che vi siete accaparrati il caso umano di turno che vi traumatizzerà a vita. Almeno, questo succede di norma a me. Aspettate, state dicendo che il problema sono io?! Bah, può anche essere. Ma fondamentalmente, che mi frega? Vediamo prima di uscire sana e salva da questa discoteca, al resto penserò poi.

Happy November!

lunedì 30 ottobre 2023

Jael alla riscossa, birra e panini sovraprezzati

Lunedì, 30 ottobre 2023
23:47

Caro blog,
sto morendo di sonno ma vorrei ricominciare a scriverti qualche volta. Come vedi non mi faccio sentire da un po', da un bel po'! Esatto, hai già capito... questa sera, siccome sono DAVVERO stanca, non mi lascerò andare in una lettera lunghissima e piena di dettagli, ma vorrei scrivere solo un pensiero, un qualcosa che mi passa per la testa.

Vorrei raccontarti di ieri sera, perché è stata una serata molto divertente. E' iniziata come sempre, anche se questa volta io ho bevuto del vino rosso al posto del solito gin tonic. Si parla un po', ci si aggiorna su quello che succede ed è già ora di andare. Ed è proprio a questo punto che la serata prende, come al solito, quella piega che la rende speciale (o fuori di testa? anche).

"Metti una canzone da cantare, quelle tipo anni '90"
Ah beh, non me lo faccio ripetere due volte. La prima, Blue degli Eiffel 65 e Gabry Ponte. Poi, siccome Gabry Ponte solitamente è una garanzia, passiamo a Geordie.

"Come non conosci Vorrei dei Lunapop?"
Eh no, non la conosco. Però conosco Gli ostacoli del cuore di Elisa!

Poi subentra la sete. Madonna che sete e tutti i bar chiusi.
"Ma è tutto chiuso qui?"
Beh, sono le 00:24 di domenica sera... ah no, è già lunedì mattina. Diciamo che le probabilità di trovare qualcosa di aperto, qui in zona, a quest'ora è tipo... nulla?

"Trovato, andiamo in Autogrill"
Blog, non sto qui a spiegarti tutta la cornice della foto perché ormai la sai già. Ed è molto divertente.
Gli Autogrill hanno un fascino particolare, soprattutto di notte. Con quella scritta sfavillante sopra il locale, a quell'ora praticamente deserto. Qualche camion è fermo nel parcheggio, con l'autista che probabilmente dorme al suo interno sognando di essere con la sua famiglia.
Gli Autogrill sono dei non luoghi. Esistono ma sono sfuggenti, veloci, non riuscirai mai a ricordartene uno nello specifico (a meno che non ci lavori). Sono la pausa da un lungo viaggio, un caffè veloce e un panino, un paio di birre... tutto sovraprezzato. Per noi è stata la salvezza e il nostro smorza sete.

"Ti ho preso un panino"
"Non posso mangiarlo, c'è il prosciutto"
"Ecchecazzo, te lo mangio fuori io, tu mangia il resto"
"D'accordo"
"E' il pensiero che conta"
"Sì, è il pensiero che conta"

La birra e questo panino decisamente triste accompagna la nostra voce che canta canzoni senza conoscere bene i testi. Allunghiamo il giro solo per ascoltarne di più. Poi è ora di andare a dormire.

"Ciao"
"Ciao, ci sentiamo, notte"

E tutto finisce.
Il tempo è un vero stronzo, si prende gioco di noi tutti i giorni.

Mi tiro le coperte quasi fin sopra la testa, che un po' mi gira. Turbinio di emozioni, tutto bello, ma tutto troppo veloce. Come uno sbuffo di vento, un soffio, un battito di mani. Tutte le cose belle sono sempre troppo corte e poi ti rimane solo il ricordo, che farai riaffiorare di tanto in tanto, nei momenti difficili, nei momenti dove ci si sente soli e gli epiloghi possono essere due: un sorriso o una lacrima.

Buona notte.

Ellie

Al resto penserò poi

Cosa mi passa per la testa, non so. La musica è altissima, colori psichedelici invadono lo spazio e io... io non so chi sono. La gente balla...