lunedì 26 novembre 2018

Il mio primo autunno in Germania

26 novembre 2018, Ottobrunn

Non aggiorno da tempo immemore, precisamente dall'Oktoberfest. Quindi è decisamente passato molto tempo!
Qui a Monaco è ormai autunno inoltrato e quasi tutti i giorni il cielo è grigio. Oggi piove pure. Il mio moroso odia questo tempo, ma a me non dispiace (ovviamente non glielo dico 😂). Adoro stare a casa al calduccio a bere tisane quando fuori fa freddo, anche se oggi penso di andare in biblioteca a scrivere. Per fortuna siamo riusciti a collegare internet a casa e dunque non sono più costretta ad andare in biblioteca per forza a scrivere gli articoli, ma oggi un giretto ci sta. Piove certo, ma due passi possono solo farmi bene.

Ieri siamo andati in centro a Theresienwiese per i mercatini di Natale Tollwood, ma sfortunatamente gli abbiamo trovati chiusi per il giorno della commemorazione. In centro a Monaco è quasi tutto pronto per l'apertura dei mercatini e la maggior parte aprono domani, mentre i rimanenti il 30 novembre. Dato che domani devo andare all'istituto dove studio tedesco per il test attitudinale, penso che dopo approfitterò e andrò in centro a curiosare tra i mercatini. Adoro l'atmosfera natalizia, anche se effettivamente è ancora abbastanza presto 😅 però l'attesa alla fine è la cosa più bella!

Per il resto tutto regolare. Ammetto che alle volte mi manca l'Italia, ma alla fine quasi tutti i weekend di dicembre tornerò a casa, quindi la nostalgia mi passerà ben presto 😊 oltretutto non vedo l'ora di ributtarmi nello studio del tedesco e ho deciso già da un po' che l'anno prossimo mi dedicherò all'inglese. In inglese sono molto più preparata, ma voglio migliorarlo e impararlo a livelli alti, quindi frequenterò sicuramente qualche corso. Non so ancora se qui a Monaco (ci sono diverse scuole) o in Italia, dipende come va con la ricerca di lavoro. Voglio trovare un lavoro e se lo troverò in Italia ovviamente il corso lo farò lì. Diciamo che dopo dicembre il mio futuro è ancora tutto da scoprire, nel senso che non so se rimarrò qui a Monaco o tornerò a casa. Ovviamente se rimarrò è perché troverò lavoro qui, ma ancora non so. Come non è semplice in Italia, non lo è nemmeno qui. Ammetto che ci sono dei giorni dove questa cosa mi preoccupa, ma comunque mi sto impegnando su ogni fronte e confido che mi si presentino possibilità valide. Ora vedo di concludere vittoriosa il mio corso di tedesco 😉

venerdì 28 settembre 2018

Oktoberfest, München 2018


Mi trovo in Italia da qualche giorno e ci rimarrò fino a domenica, poi lunedì inizia la mia avventura "complete pack" a Monaco con il mio corso di tedesco.
Oggi però voglio parlarvi della mia prima volta all'Oktoberfest di Monaco e vi dico subito che dire che mi sono divertita è poco! E' stato semplicemente fantastico 😃 per prima cosa sono sincera, l'Oktoberfest non me lo aspettavo così. Nel senso, sapevo che è enorme, che si beve tanta birra e che c'è il lunapark. Ma non mi aspettavo che fosse così enorme, che ci fosse così tanta birra e che il lunapark fosse così enormemente enorme 😂 il mio moroso mi ha detto che il primo giorno sembravo "un'Elisa nel paese dei balocchi", e aveva ragione!

Il primo giorno eravamo solo io e Thomas, siamo partiti subito dopo pranzo. Sia lui che io abbiamo il vestito tirolese, Lederhosen e Drindl, ma per il primo giorno abbiamo deciso di non vestirci e fare una prima esplorazione. Da casa nostra a Theresienwiese (dove si trova l'Oktoberfest) ci abbiamo messo circa 25 minuti con la U-Bahn e appena siamo arrivati non credevo ai miei occhi. Tenete conto che siamo andati di sabato, quindi il giorno di apertura, e non potete immaginare quanta gente c'era! Cioè, dalla foto sopra si capisce, ma all'interno dei tendoni delle varie birrerie era impossibile trovare posto. Fortuna che Thomas conosceva un cameriere (suo collega di lavoro) che ci ha procacciato due birracce e così abbiamo bevuto la prima. Un litro ragazzi, un litro di birra! Il punto è che io non sono proprio amante della birra, ma come ho già detto una volta quella della Germania va giù come niente 😂 poi vuoi anche il clima di festa ed è fatta!
Dopo la birra abbiamo optato per il lunapark e insieme a Thomas abbiamo scelto un gioco vertiginoso che ti faceva roteare a testa in giù, quindi pensate che effetto dopo un litro di birra... sono scesa che non sapevo neanche dove ero! In ogni caso è stato super 😄 dopodiché abbiamo bevuto un'altra birretta (birretta per dire) e siamo andati a casa. Il primo giorno non siamo stati tantissimo ed è stato anche più bello, perché una giornata intera all'Oktoberfest vi assicuro che arrivate alla sera distrutti. Poi c'è anche da dire che io dopo due litri di birra ho iniziato a ridere e straparlare (oh, non sono abituata XD), ma in ogni caso penso sia stato il giorno più bello! L'Oktoberfest va presa a piccole dosi 😜

Il secondo giorno abbiamo deciso di vestirci con i vestiti tirolesi. Thomas ha messo spesso le sue Lederhosen, ma io era la prima volta che indossavo il mio Drindl. Lo avevo provato solo una volta a maggio, quando lo avevo comprato in centro a Monaco, e poi basta. Thomas mi ha aiutata a fare i vari fiocchi e stringere il corpetto e il risultato è stato perfetto! Mi sono totalmente innamorata di quel vestito e mi sta pure bene! Abbiamo formato una bellissima coppia tirolese, quindi risultato perfetto! 😊 anche il secondo giorno non siamo stati li tanto, circa come il primo, ed è stato bellissimo! Poi eravamo vestiti e la birra è andata giù ancora meglio. Altri due litri!
L'Oktoberfest mi distrugge!

Ed infine il terzo giorno, dove ci hanno raggiunte altre due nostre amiche. Siamo state a Theresienwiese tutto il giorno e qui il fattaccio: un freddo assurdo! Ci ha presi completamente alla sprovvista, anche perché i primi due giorni ha fatto veramente caldo (non avevo messo nemmeno le calze con il Drindl). Lunedì invece le temperature sono scese vertiginosamente e alla sera abbiamo veramente patito il freddo. In ogni caso è stato molto bello, abbiamo visto le carrozze con i cavalli che portavano la birra e trasportavano fuori le botti vuote alla vecchia maniera, abbiamo pranzato e fatto compere. Io mi sono comprata un bellissimo cappello in coordinato con il mio Drindl con delle piume, bellissimo! E Thomas mi ha regalato una mollettina con le stelle alpine e il mio nome da attaccare al colletto della camicetta del Drindl.
Una volta tornati a casa avevo talmente freddo che mi sono messa i pantaloni lunghi e la mia fantomatica felpa del Vault-Boy di Fallout 4 che tiene caldissimo. Ci ho pure dormito con quella 😂

Ecco il mega riassuntone dei miei primi tre giorni di fila all'Oktoberfest. E non saranno nemmeno gli ultimi! Lunedì torno a Monaco e starò su fissa per un mese per il corso di tedesco. Sono molto emozionata e non vedo l'ora! La festa dura fino al primo weekend di ottobre, quindi con Thomas ci torneremo sicuramente almeno una volta.

Tre giorni intensi, direi che come prima esperienza è andata alla perfezione! E da lunedì si inizia a studiare, via con il tedesco!

giovedì 13 settembre 2018

Monaco di Baviera, l'arrivo!

In questo preciso istante, proprio mentre scrivo, mi trovo ai piedi dell’immenso Duomo di Monaco.

Sono arrivata lunedì con il mio moroso in previsione del corso, anche se quest’ultimo inizierà il 1° di ottobre. Diciamo che ho deciso di venire qui prima per ambientarmi un po’ e stare insieme a Thomas, perché chissà… magari non mi sopporta 😂 scherzi a parte, Monaco di Baviera è veramente una città stupenda.

Abitiamo nella ridente cittadina di Ottobrunn, a circa 19 minuti di treno dal centro di Monaco, e lunedì mi sono fatta qualche giro nel quartiere. Ottobrunn è tranquilla e molto carina, la mattina c’è un gran movimento di gente che va a fare la spesa e ora che sono iniziate le scuole ci sono anche moltissimi studenti in giro. Come prima attività sono andata a procacciare cibo. Diciamo che è stato un po’ traumatico, non avevo nessuna idea di cosa cucinare per cena (Thomas a pranzo non torna) e ho vagato per quasi un’ora tra le file del supermercato. Un ridere che non vi dico 😆 alla fine dopo un estremo impegno sono riuscita finalmente ad uscire vittoriosa dall’Edeka, questo supermercato, e tornare a casa. Lungo la via del ritorno mi sono concessa un cappuccino e accidenti… in Germania lo vendono come oro! 2.80€ per una normale tazza. Da pazzi! Ma se non altro era buono, anche se molta gente mi ha detto il contrario. Beh, il mio era buono!

Il pomeriggio sono stata sempre a Ottobrunn e mi sono fatta un giro un po’ più lungo di quello della mattina. Vi dirò, avevo un ansia per la cena! Era la prima volta che cucinavo per un uomo 😂 ma alla fine è andato tutto liscio.

Il bello comunque è stato martedì, quando mi sono avventurata nella città di Monaco. Sono partita nel pomeriggio e in men che non si dica mi sono ritrovata in centro. Marienplatz è stupenda e quando sono uscita dalla metro e ho alzato la sguardo ammetto che mi sono emozionata! E’ così imponente, stupenda!
Dopo questa prima emozione ho iniziato a girare un po’, alcuni posti li ricordavo già dalla mia prima visita a maggio. Ho anche trovato uno Starbucks e mi sono concessa un Frappuccino, che manco sapevo bene cosa era... e di fatti ho ordinato questo “coso” buonissimo enorme e pieno di panna. Vi comunico che la panna non sono riuscita a finirla tutta 🙈

Ho girato, girato e alla fine ho raggiunto il mio moroso ad Aying, dove lavora e poi siamo andati al Biergarten a berci una Keller Bier da paura 😍 io non sono un’amante della birra, ma quella ragazzi… divina!

Sono veramente felice di essere qui, mi ci voleva! E il bello deve ancora venire… quando inizierò il corso sarà tutta un’altra storia!

mercoledì 5 settembre 2018

Muffin per sbaglio


Anche ieri mi sono dilettata in cucina, con i dolci. Ammetto che ci sto prendendo gusto! Questa volta, sempre ispirandomi al blog della mia amica Angela (pandolz.blogspot.com), ho deciso di fare i biscottini di frolla montata di Iginio Massari che trovate qui.

Però, sorpresa delle sorprese, non mi sono usciti biscotti... ma dei veri e propri muffins! 😂 Ho seguito la ricetta per filo e per segno, ma ho messo il composto in stampini troppo grandi e infatti mi sono venuti dei mega biscotti. Che per l'appunto sono muffins! In ogni caso il sapore è ottimo e sono veramente soddisfatta. Ne ho fatti circa 7/8 e a parte uno che non si è cotto bene al centro (quello più grande e sformato), gli altri sono venuti perfetti. Angela è venuta a casa mia ad assaggiarli e li ha approvati, quindi sono felicissima 😃 Mi ha anche aiutata durante la cottura via messaggi vocali, non immaginate le risate! In ogni caso tutti hanno apprezzato e sono molto felice di questo.

Per venerdì ho in programma la ciambella alla panna, oggi sono andata a comprarmi tutto il necessario per farla, tra cui lo stampo per dargli la forma. Cucinare dolci mi rilassa veramente tanto e soprattutto mi diverte! Mai avrei pensato 😊 Volevo quasi fare qualcosa anche oggi, ma mi sembrava un po' esagerato, mica posso continuare a fare dolci! Che poi la cosa divertente è che io assaggio un po' solamente appena sfornati e poi non mangio più quello che faccio. Mi piace farlo assaggiare agli altri (sempre se è venuto bene!) e anche regalare delle fette. Mi da più soddisfazione! Certo mica rifiuto un pezzo della mia torta o muffins, ma solitamente ne mangio solo un pezzo e poi lascio agli altri.

Oltre a cucinare sto iniziando un po' a prepararmi per il mio soggiorno a Monaco di Baviera. Non vedo l'ora di partire! Sarà una bella avventura, mi sento un po' Indiana Jones!

La NASA tenta di riportare online il rover Opportunity su Marte - tuttoteK


Il rover Opportunity della NASA è bloccato su Marte dallo scorso giugno a causa di una forte tempesta di sabbia. Il rover risulta spento (a parte l'orologio) e le batterie sono scariche, ma dato che la bufera sta calando la NASA sta tentando di riportarlo online.

Opportunity ha 45 giorni di tempo per rispondere alla chiamata.

Articolo completo su tuttoteK, clicca qui!

sabato 1 settembre 2018

Pioggia, dolci e cioccolata


Piove quasi ininterrottamente da ieri. Durante il giorno ha smesso solo per qualche mezz'oretta e poi ha ricominciato imperterrito. Sembra autunno! Anche questa notte non ha dato tregua, però ammetto che il ticchettio delle gocce sulla finestra del sottotetto è particolarmente rilassante e anche romantica, se vogliamo.

Ieri mi sono dilettata in cucina, ho sfornato una torta pesche e cioccolato che ha fatto felici tutti: moroso, papà, mamma e fratello. Sono molto soddisfatta! La ricetta l'ho presa dal blog della mia amica Angela e potete visitarlo a questo link: pandolz.blogspot.com. Ve lo consiglio caldamente, dato che qui potete trovare ricette ottime per ogni occasione. Poi Angela spiega in modo semplice e accurato, quindi sarà anche un piacere leggere le sue ricette, le quali lasciano trasparire tutto l'amore che questa ragazza mette nelle sue opere culinarie. La ricetta della torta pesche e cioccolato potete leggerla qui.

Tornando alla pioggia, diciamo che il cielo grigio non aiuta moltissimo l'umore mattutino 😂 mi spiego meglio: io (sembrerà strano) amo la pioggia. Come ho detto prima il rumore delle gocce sui vetri delle finestre è rilassante, ma diciamo che non è che mette proprio allegria. Mette pace, quello sì, ma allegria non sempre. Durante questa settimana mi è successo un po' di volte di sentirmi agitata senza motivo. Alle volte mi capita, ormai mi conosco, e questa settimana per un paio di giorni mi sono sentita come un peso sul petto. Come al solito non avevo nulla di cui agitarmi, ma sentivo comunque questa specie di malessere. Malessere che poi passa quando sto insieme alle persone che mi vogliono bene, chiacchierando con loro e divertendomi. Soprattutto il mio ragazzo riesce a farmi tranquillizzare, con il suo affetto e i suoi sorrisi. Lui ha un bellissimo carattere, è sempre contento e solare. Mi sto impegnando al massimo per prendere esempio da lui! Anche se non è così semplice, dato che io generalmente sono abbastanza pessimista caratterialmente e migliorare il proprio essere non è proprio una passeggiata. Ma ce la sto mettendo tutta e devo dire che qualche progresso si vede 😊 bisogna avere molta pazienza!

Ora aspetto mamma per il pranzo e questa sera credo che usciremo a cena (il mio moroso e gli amici) tutti insieme. Non so ancora dove, ma alla fine il posto non conta. Quello che conta davvero è la compagnia. E beh, la mia è la migliore!

giovedì 30 agosto 2018

Al Kennedy Space Center la rampa del lanciatore SLS della NASA - tuttoteK


La rampa del lanciatore orbitale Space Launch System della NASA è attesa domani, 31 agosto 2018, alla piattaforma 39B del Kennedy Space Center a Cape Canaveral in Florida. La NASA si prepara ai viaggi del futuro!


Sopra un'immagine della navicella Orion che verrà successivamente agganciata al lanciatore.

Cliccate qui per leggere il mio articolo completo su tuttoteK. Invece seguite questo link per visitare il sito ufficiale della NASA.

Apollo 11: gli audio dimenticati sono ora ascoltabili grazie alla NASA - tuttoteK


La NASA ha recentemente pubblicato tutti gli audio contenenti i dialoghi tra il centro di controllo a Houston e l'Apollo 11 nel 1969. Il mio articolo completo su tuttoteK a questo indirizzo. Invece per ascoltare le registrazioni seguite questo link.

mercoledì 29 agosto 2018

Abissi marini, c'è più vita che in superficie! - tuttoteK


Avreste mai pensato che negli abissi marini la vita supera di 100 volte quella in superficie? Sembra incredibile, ma secondo le ricerche svolte dal progetto Ocean Twilight Zone (OTZ) in collaborazione con il Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI) gli organismi negli oceani superano di ben 100 volte i pesci che abitano nelle acque di superficie.

Inoltre ogni notte questi organismi compiono una vera e propria migrazione in superficie per cibarsi di plancton e pesce, dopodiché tornano nelle profondità marine. Questo spostamento, inoltre, influenzerebbe il ciclo globale del carbonio evitando l'aumento del riscaldamento globale.

Volete saperne di più? Allora vi invito a leggere l'articolo che ho scritto per tuttoteK, lì troverete tutte le informazioni dettagliate!

martedì 28 agosto 2018

Sherlock e il Dottore

Questa mattina mi sono concessa un piccolo lusso, ovvero dormire fino alle 8. Solitamente alle 7 sono già in piedi, ma ammetto che oggi ho spento la sveglia e mi sono girata dall'altra parte. Ogni tanto ci sta, ma non troppo spesso 😉.
Appena sveglia ho fatto colazione e questo è uno dei momenti che preferisco della giornata. Beh, uno perchè mangio i biscotti (sì, li adoro) e due perchè è il momento delle chiacchiere con la mamma. Dopo colazione ci siamo preparate e siamo andate insieme a fare un po' di spesa e, già che c'ero, sono andata in comune a sbrigare robe burocratiche per rinnovare il passaporto (ad aprile servirà!).


Ultimamente mi sono rimessa a guardare film e serie tv, cosa che non facevo da tempo immemore. Serie tv poi, l'ultima che ho visto è stata la quarta stagione di The Walking Dead parecchi anni fa e oltretutto mai ultimata. Ora invece grazie al mio moroso mi sono messa a guardare Sherlock e il Doctor Who. Entrambe mi stanno appassionando tantissimo e poi quella del Dottore la guardo insieme al mio moroso, quindi ancora meglio! La serie riesce ad unire elementi umoristici ad elementi commoventi e anche drammatici, creando delle atmosfere uniche. Ammetto che le prime puntate non mi sono piaciute molto, ma semplicemente per il fatto che non avevo ancora capito bene il senso della serie. Diciamo che bisogna un pò capirla ed entrare in "modalità Dottore".

Sherlock invece mi è piaciuta fin da subito, come potrei dire... è molto ispirevole! Sherlock è semplicemente geniale e parecchio strano come personaggio, ma alla fine riesce sempre a venire a capo dei misteri con delle deduzioni uniche. Una delle scene che più mi ha fatto sorridere è quella in cui Sherlock si sente annoiato e con il pigiama addosso fa il broncio sul divano. In ogni caso poco dopo ammazza la noia sparando al muro di casa con una pistola. Semplicemente esilarante! Per non parlare di quando si è presentato nudo a Buckingham Palace, solo coperto da un asciugamano. Ricordate comunque che Sherlock fa tutto per un motivo e trova sempre la soluzione a tutto. Ah, e ricordate:

"Baker Street, venga appena può. Anche se non può, venga comunque."

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venerdì 24 agosto 2018

Pioggia, caffè e pasticcini. Mix perfetto! [24 agosto]

Dopo la promessa, la pioggia è arrivata! E mentre fuori cadeva scrosciante, io e Angela ci siamo bevute un buon caffè in compagnia. Cosa c'è di meglio?
Angela ha preparato dei dolci per l'inaugurazione del bar di suo cugino e sono avanzati alcuni pasticcini, così li abbiamo abbinati al caffè. Finalmente sono riuscita a portarle il regalo di compleanno, una bella teiera per fare il thè in previsione di quando andrà ad abitare nella sua casa nuova. Era felicissima del regalo e di conseguenza ero contentissima anche io! E devo dire che la teiera era perfettamente nel suo stile.
Mi piace tantissimo parlare e confidarmi con Angela, è una delle mie più care amiche. Ci capiamo a vicenda e soprattutto al volo, mi è stata vicina nei momenti difficili e ci sosteniamo a vicenda. La nostra amicizia dura da anni e anche se alle volte passano dei periodi dove non ci vediamo, quando ci ritroviamo è come se non fosse passato nemmeno un giorno. Ultimamente ci siamo viste più spesso del solito e questo mi fa molto piacere.

Ora il cielo sembra essersi rasserenato, ma il meteo ha promesso brutto tempo anche per domani. L'idea era di andare a fare un giro in montagna e spero vivamente non piova! Ho proprio bisogno di un po' di aria in alta quota. Invece domenica abbiamo una grigliata, quindi stesso discorso: speriamo il tempo tenga! Sinceramente dopo il Predal l'idea di mangiare ancora carne alla griglia mi fa venire un po' di ansia 😂 ne abbiamo mangiata talmente tanta! La dieta dei veri montanari, quella del Predal. In ogni caso si prospetta un bel weekend! Tanto alla fine bel tempo o brutto, qualcosa da fare si trova sempre 😃 

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giovedì 23 agosto 2018

Le luci di Yaughton Hill [Rapture #1]

Mai avrei pensato di finire in un posto come questo. Prima della partenza tutti mi dicevano: "Vedrai che posto!", "Te ne innamorerai!" e poi Alessandro: "Chiamami quando arrivi. Ho sentito dire che è un bel posto, vedrai che il tempo passerà in fretta e magari ti divertirai anche!". Dunque la partenza non era stata poi così tragica, alla fine sarei dovuta rimanere nel piccolo paesino solo per due settimane.

Atterrata all'aeroporto chiamai subito un taxi e, non appena dichiarai il nome del paesino dove volevo andare, il tasista mi guardò sbigottito.
- Ho capito bene, signorina?
Lo guardai con uno sguardo interrogativo - Certo. - risposi convinta. In tutta risposta il tassista fece spallucce e ingranò la marcia. La macchina partì con una sgommata e qualcuno nella vettura dietro di noi suonò il clacson.
"Che partenza!" pensai tra me e me.
Il tassista sembrava nervoso. Continuava a lanciarmi occhiate dallo specchietto retrovisore, come se dovesse dirmi qualcosa. Poi ad un tratto trovò il coraggio e aprì bocca.
- Se non sono troppo invadente, cosa la porta a Yaughton Hill?
Incrociai i suoi occhi nello specchietto retrovisore.
- Lavoro. - risposi. Cosa importata a lui? Detestavo le persone ficcanaso.
- Che lavoro potrà mai trovare a Yaughton? Quel posto è un inferno! - replicò l'uomo a voce un po' troppo alta. Sembrò accorgersene e subito dopo esordì con un - Scusi.
Non riuscivo a capire cosa frullasse nella testa del tassista. Era come se avesse timore del luogo o di qualcosa al suo interno. Chi poteva dirlo?
- Sono un'astronoma, mi ha contattata l'Osservatorio. - risposi evasiva. In realtà era la verità ma ero stata molto vaga, ovviamente.
Nello specchietto retrovisore vidi gli occhi del tassista spalancarsi all'improvviso. Sembrava come... impaurito?
- Ha detto che... che è un'astronoma? Ma allora è vero, dopo tanti anni è tornato... - balbettò.
- Tornato? Chi? - stavo iniziando ad innervosirmi, ma al tempo stesso percepii come se ci fosse qualcosa che non quadrava.
Ero stata contattata da una certa Stella Harper dell'Osservatorio Astronomico di Yaughton Hill qualche settimana prima, la quale mi aveva chiesto una collaborazione per lo studio di un nuovo corpo celeste rinvenuto di recente. In effetti non mi aveva dato molte informazioni a riguardo, ma visto che ultimamente le collaborazioni lavorative scarseggiavano avevo accettato. Avrei dovuto presentarmi a Yaughton Hill il 31 agosto nel pomeriggio e una volta arrivata Stella mi avrebbe spiegato tutto. Senza che io chiedessi nulla la ragazza mi aveva anche comunicato il compenso che avrei ricevuto. Rimasi abbastanza sorpresa che mi parlasse di soldi al telefono, ma non dissi nulla. La paga non era niente male, quindi perchè non accettare? La mia situazione economica non era disastrosa, ma una simile cifra mi avrebbe di certo fatto comodo. Prima di partire avevo fatto qualche ricerca sul luogo e sull'Osservatorio ma non trovai nulla di rilevante, solo qualche notizia riguardante una misteriosa scoperta di un corpo celeste avvenuta parecchio tempo addietro che però era stata insabbiata e messa a tacere. Il fatto era successo circa una trentina di anni prima e all'epoca la storia fece abbastanza scalpore, soprattutto nei paesini vicini Ashpond e Colddale. La realtà dei fatti non fu ben chiara, ma le supposizioni degli abitanti si tramutarono presto in superstizioni, miti, leggende e racconti dell'orrore. Fu un attimo passare da un sito che dava informazioni in modo professionale a siti che raccoglievano i più strani e raccapriccianti racconti del corpo celeste maledetto di Yaughton Hill. In ogni caso su internet le fantasiose storie arrivavano fino a circa 8 anni prima e dopo diminuirono man mano fino a scomparire, come se l'argomento non interessasse più a nessuno. Un argomento morto e sepolto in una minuscola cittadina in mezzo alla campagna, magari avrei potuto scoprire qualcosa di interessante.
- Non conosce la terribile storia della cittadina? - la voce del tassista mi riportò con la mente al presente.
- Il corpo celeste maledetto? - replicai annoiata.
- Esatto! Come ha potuto scegliere di venire qui dopo aver letto di quella vicenda? - l'uomo era sconcertato. Proprio non capivo la gente che si lasciava suggestionare in quel modo.
Mi sporsi verso il sedile del guidatore - E' successo oltre trent'anni fa e quello di cui lei parla sono solo dicerie fomentate da racconti di aspiranti scrittori che speravano di sfondare nel mondo della letteratura con qualche testo dell'orrore. - replicai con un'alzata di spalle.
Il tassista rimase in silenzio più a lungo del solito, poi mi schioccò un'occhiata inquietante dallo specchietto retrovisore - Convinta lei.
All'improvviso la macchina frenò bruscamente sul ciglio della strada. In lontananza si scorgeva l'insegna di benvenuto della cittadina di Colddale. Il tassista non accennava a muoversi.
- Cosa sta facendo? - chiesi con una punta di fastidio nella voce.
- La corsa è terminata, fanno 30 euro. - rispose lui con voce neutra.
Ero confusa. Ma che cavolo faceva quello sfacciato? Non eravamo arrivati a Yaughton Hill e mi stava lasciando sul bordo della strada.
- Ma non siamo arrivati a Yaughton! - replicai.
- Certo che no, e non ho nessuna intenzione di portarla fin lì. Non mi avvicino a quella cittadina maledetta e nemmeno a quelle attorno.
- Mi prende in giro? - non potevo crederci. Lo stava facendo davvero?
- Una volta raggiunta Colddale dovrà dirigersi verso est e al bivio con Ashpond prendere per Yaughton. A piedi non ci metterà più di un paio d'ore. - il tassista sembrava proprio deciso a lasciarmi lì sul ciglio della strada.
Ero talmente sbigottita che l'unica cosa che mi venne in mente da chiedere fu: - A piedi?
A questo punto il tassista si girò verso di me e la sua espressione indicava che era molto seccato - Qui non passano mezzi pubblici e dubito che qualcuno voglia accompagnarla in macchina fino a quella cittadina maledetta.
Cittadina maledetta? Il tizio credeva proprio a quelle stupide superstizioni, ma a quanto sembrava non avevo al tra scelta. Seccata recuperai la mia borsa con il portatile e scesi sbattendo violentemente la portiera dell'auto, dopodichè recuperai il mio trolley dal baule.
- I suoi 30 euro. - dissi lanciando le banconote verso il finestrino aperto.
Il tassista non si degno nemmeno di dirmi grazie e ripartì sgommando con una terribile inversione a U.
- Che coglione. - mormorai. Mi girai verso l'insegna di Colddale che avevo visto poco prima e iniziai a camminare in quella direzione trascinandomi dietro il trolley.

***

Raggiunsi Colddale in meno di dieci minuti. La cittadina era tranquilla ma non del tutto deserta e sorprendentemente piccola. Abituata alle dimensioni delle grandi città mi sembrava di stare in mezzo al nulla e in un certo senso era così. Il paesino era ben curato, tipicamente in stile campagnolo con tutti quei fiori sui balconi e i giardinetti davanti all'ingresso delle case. Durante il cammino incrociai alcune persone che non mi degnarono nemmeno di uno sguardo. Solo un ragazzotto che correva scalzo insieme agli amici esordì con un: - Ciao forestiera! - mi sembrava di stare nel medioevo.
Camminai finchè non raggiunsi la piazza principale, un grazioso spazio acciottolato dove nel mezzo svettava una grande quercia dalle foglie verdi scintillanti. Sotto si essa erano state sistemate alcune panchine di legno, sopra le quali erano sedute alcune persone anziane impegnate in una tranquilla conversazione. Mi guardai attorno e ancora una volta ebbi come l'impressione di essere tornata indietro nel tempo.
"Chissà se hanno una connessione internet in questo posto." pensai tra me e me. Non che Colddale sapesse di vecchio, ma aveva un qualcosa di antico che aleggiava tra i vicoli, le case e usciva dalle finestre delle graziose case infilandosi tra le foglie degli alberi. In un certo senso quel posto aveva qualcosa di affascinante.
Guardai l'ora sul mio orologio: le 13.45. Avevo appuntamento con Stella Harper alle 16.00 a Yaughton Hill e stando a quello che mi aveva detto il tassista non ci avrei messo più di due ore a piedi. Non avevo nessuna intenzione di elemosinare passaggi in auto da sconosciuti, quindi non presi nemmeno in considerazione di chiedere aiuto a qualcuno. Dovevo avviarmi al più presto verso Yaughton se non volevo arrivare tardi all'appuntamento, ma all'improvviso mi resi conto di avere una sete incredibile. Guardai nuovamente l'orologio. Non pensai che fermarmi per cinque minuti a bere un bicchiere di the freddo mi avrebbe creato grossi problemi, così con un'alzata di spalle decisi di cercare un bar.
Girovagai per un po' lungo le viottole ombreggiate di Colddale fino a che, quando ormai avevo perso la speranza, adocchiai un pub in fondo alla via che stavo percorrendo. Affrettai il passo con il trolley che faceva un rumore fastidioso sull'acciottolato e pensai che una volta tornata in città avrei dovuto cambiare le rotelle. Quando spinsi la porta del pub un dolce scampanellio accompagno la mia entrata. Con felicità vidi che si trattava di un pub irlandese. Quanto adoravo i pub irlandesi! Altro che the alla pesca, mi sarei concessa una bella birra.
Il pub non era molto grande anche se molti dei tavoli erano occupati. Dopo una rapida occhiata ne individuai uno in fondo al locale e lo raggiunsi trascinandomi dietro il fastidioso trolley. Dopo essermi accomodata attesi che arrivasse la cameriera e ordinai una birra. Mentre aspettavo iniziai a pensare, ammettendo a me stessa che quella situazione era alquanto strana. Forse avevo sbagliato ad accettare subito l'offerta di Stella e dirigermi a Yaughton Hill senza sapere effettivamente di cosa avrei dovuto occuparmi? Forse. Però non era un buon periodo lavorativo, quindi non mi sembrava proprio il caso di rifiutare a priori. Avevo provato a chiedere qualche informazione in più a Stella, ma era stata molto chiara: "Ti dirò tutto quando ci vedremo".
Avevo fatto qualche ricerca su Yaughton Hill ed effettivamente quel posto era avvolto da un alone di mistero, ma erano fatti accaduti oltre trent'anni fa! Perfino su internet le ultime informazioni risalivano a molti anni prima.
Arrivò la birra e feci spallucce. Ormai ero lì e non potevo tirarmi indietro proprio adesso.

***

Nonostante la gran sete sorseggiai la birra con calma e, dopo aver vuotato il bicchiere, raccolsi le mie cose e mi avvicinai alla cassa. Mentre il ragazzo dietro il banco armeggiava con la cassa pensai che avrei potuto chiedere qualche informazione in più su Yaughton Hill e su come arrivarci.
- Scusi, quanto dista a piedi Yaughton Hill? - domandai.
Il ragazzo alzò gli occhi dalla cassa e mi guardò incuriosito - Circa due ore - rispose, ma lasciò sospeso il tono della voce come se volesse dire altro. Infatti dopo un paio di secondi aggiunse: - Non è un gran posto per i turisti.
Ogni volta che saltava fuori il nome di Yaughton Hill la gente diventava strana, o meglio, incuriosita o spaventata.
- Oh ma non vado in vacanza, sono qui per lavoro. - forse avrei dovuto fingere di essere una turista? Magari mi sarei risparmiata un sacco di domande.
Questa volta invece il ragazzo non parve sorpreso e rispose solamente con un - Capisco.
Pagai e non appena mi girai per uscire dal pub il ragazzo mi fermò - Scusi!
- Sì?
Il ragazzo si schiarì la voce, quasi fosse intimorito - Non vorrei sembrarle, come dire... - fece una pausa, probabilmente per scegliere bene le parole, poi riprese - ...matto, ecco. Ma mi creda, è bene stare alla larga da Yaughton Hill. Succedono cose strane in quel posto, la gente stessa è strana. Ormai i giornalisti non vengono più, lei è la prima dopo tanti anni.
All'inizio lo guardai senza capire, socchiudendo leggermente gli occhi. Mi aveva scambiata per una giornalista?
- Non sono una giornalista. - risposi sorridendo leggermente, ma non dissi altro. Non vedevo l'ora di andarmene, anche perchè si stava facendo tardi.
Il ragazzo, che non si era mosso dal bancone fino adesso, mi guardò incuriosito e si sporse leggermente in avanti - Ah no? Ma che lavoro andrà a fare allora a Yaughton Hill? Nessuno straniero cerca più lavoro in queste zone e i residenti scappano altrove. E per l'appunto non si vedono più giornalisti da anni.
Adesso stavo iniziando ad innervosirmi, per la seconda volta in una giornata. Perchè diavolo erano tutti interessati a quello che sarei andata a fare a Yaughton?
- Sono un'astronoma, e ora mi scusi. - la mia voce risuono aspra più del dovuto, ma ero davvero infastidita e pure in ritardo. Presi a camminare a grandi falcate verso la porta
- Un'astronoma? Cosa? - la voce del ragazzo risuonò dietro le mie spalle ma non mi fermai, finchè quel maledetto non mi rincorse e mi acchiappò per un braccio.
- Ma cosa fa? - esclamai divincolandomi dalla presa.
Il ragazzo si bloccò per un istante - Mi scusi. - disse con voce mortificata - Ma devo dirle una cosa, la prego.
- Ho fretta e non credo alle storie di fantasmi. Siete tutti così invadenti qui? - risposi. Adesso ero davvero arrabbiata.
Come se non mi avesse sentita il ragazzo riprese a parlare - Se davvero Lei è un'astronoma si tenga alla larga da Yaughton Hill. Dopo il fatto del corpo celeste maledetto sono scomparse un sacco di persone, gli abitanti rimasti hanno paura e sono tutt'altro che ospitali. L'Osservatorio è deserto, non c'è più nessuno li dentro se non una manciata di scienziati e Stella è andata fuori di testa.
Tutte quelle informazioni mi colpirono per l'ennesima volta, ma questa volta provai qualcosa di sgradevole.
- Stella? Si riferisce a Stella Harper?
- Proprio lei. E' stata Stella a chiamarla, vero?
Dovetti ammettere a me stessa che il ragazzo aveva catturato la mia attenzione. Ora il ragazzo era a pochi passi da me e notai che da vicino sembrava più vecchio. Era una cosa assurda, ma da dietro il bancone mi era sembrato più giovane, probabilmente non mi ero soffermata con attenzione sui suoi lineamenti. Aveva degli occhi grigi, quasi inespressivi, con un viso smagrito e pallido. Continuava a spostarsi un ciuffo di capelli biondi ribelli che gli ricadeva sulla faccia in continuazione.
- Sì, mi ha chiamata lei. - risposi. Sentii che la mia voce si era tranquillizzata un po' - Cosa intende con "è andata fuori di testa"? - continuai.
Il ragazzo fece per rispondere ma una voce maschile molto più arrabbiata della mia di poco fa tuonò all'interno del pub - Théo! Si lavora o si riposa? C'è gente che aspetta alla cassa! - un omone grosso quanto un armadio era uscito dalla cucina del pub e guardava verso di noi con fare minaccioso. Spostando lo sguardo notai che effettivamente si era formata una bella fila alla cassa.
- Arrivo, capo! - rispose Thèo. L'omone se ne tornò in cucina sbuffando.
- Meglio che vada. - dissi afferrando il mio trolley.
Thèo mi fermò ancora una volta e mi guardò dritto negli occhi - Non vada a Yaughton Hill, lo dico per il suo bene. Se aspetta che finisco il turno le dirò tutto quello che so e poi potrà decidere lei cosa fare, ma nel frattempo non vada. Tra mezz'ora qui in piazza e le dirò tutto.
Senza lasciarmi il tempo di replicare girò i tacchi e se ne tornò dietro il bancone. Lo guardai stupita ma lui non mi degnò più di uno sguardo, così uscii.
Una volta fuori mi resi conto che ormai erano quasi le 14.20. Sì, ero in ritardo. Sbuffai. Questa storia stava iniziando a farmi perdere i nervi. Dovetti ammettere a me stessa che iniziavo ad essere confusa. Cosa era successo davvero a Yaughton Hill trent'anni prima? E perchè Thèo aveva detto che Stella Harper era andata fuori di testa?
Guardai nuovamente l'orologio. Mi attendevano ben due ore di camminata verso il nulla, perchè a quanto sembrava non sapevo un bel niente di quella cittadina. Mi maledissi per non essere stata più accurata nelle mie ricerche prima di partire e mi diressi verso la piazza di Colddale. Avrei aspettato Thèo.

L'autunno ha bussato? [23 agosto]

Oggi è suonata la sveglia e l'ho spenta. Cioè, ci credete? Era da una vita che non spegnevo la sveglia, solitamente mi sveglio all'istante, invece oggi no. Fatto sta che avevo la sveglia dalle 7.00 in punto e mi sono svegliata alle 9.00. Ammetto che quando ho visto l'ora ho detto una parolaccia, ma che ci potevo fare?
Il fatto è che odio svegliarmi tardi la mattina, anche se in questo periodo sono a casa. Mi sembra di perdere tempo, fai colazione ed è già ora di fare pranzo e poi sono subito le 15.00, le 16.00... e che le 9.00 non è così tragico come orario, dai. Era peggio se mi svegliavo alle 10.00.
Mi sono trascinata fuori dal letto, ho aperto le imposte e ho capito. Niente sole ma solo nuvole e cielo grigio. Svelato l'arcano! Quando c'è questo tempo sono sempre più sonnacchiosa del solito. Capiamoci, non è che per tutto l'autunno e l'inverno sono sonnacchiosa, ma se dopo molti giorni di sole esce un tempo così diciamo che lo sento.

In questi giorni le temperature si sono abbassate, non tragicamente ma sono più basse. L'estate sta finendo cari! E devo dire che sono molto soddisfatta per come l'ho trascorsa. Finalmente dopo anni sono riuscita a godermela al massimo.
L'autunno è ormai alle porte, ma non mi dispiace poi troppo. Credo che il clima autunnale sia molto piacevole, perchè durante settembre/ottobre ci sono ancora delle belle giornate. E poi, che colori ragazzi! Tutte quelle tonalità dal marrone al rossiccio fino ad arrivare all'ocra, le foglie che cadono dagli alberi e quel profumo... quel profumo autunnale che aleggia nell'aria soprattutto la mattina. Che bello! Per non parlare delle castagne, anche se per quelle si dovrà attendere ancora un po'.
L'arrivo dell'autunno mi riserverà tante belle cose, me lo sento! E dopo un'estate così bella mi sono ricaricata per bene le batterie.

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venerdì 17 agosto 2018

Tra carrozze, accampamenti e spedizioni [cronache di una montanara]

La nostra spedizione in Predal continua senza sosta. Altri Cavalieri si sono uniti al nostro battaglione e i boschi circostanti ospitano accampamenti di soldati valorosi. Siccome i cavalli non bastavano, alcuni impavidi giovincelli hanno deciso di costruire un altro mezzo di trasporto assai curioso. Una slitta di legno finemente intagliato fa da supporto a dei eleganti materassi con motivi floreali per evitare che le damigelle che ci salgono siano vittime di acciacchi al didietro. Alcuni valorosi cavalieri si sono offerti di testare il marchigegno prima degli altri, legando saldamente il mezzo ad un cavallo con un motore assai potente. Qualche giro... e BAM! Distrutto. Ma i giovani non si sono persi d'animo e hanno costruito un altro regale mezzo per trasportare le damigelle in giro per il Predal, questa volta utilizzando legno ancora più pregiato. Dopo l'ultimo sopralluogo di ieri posso dire che il trasportino era ancora intero.

Alla sera noi Cavalieri ci riuniamo attorno al fuoco a discutere le prossime mosse e impostando le strategie. Ovviamente i nostri giullari incantano melodie ritmate con gran voce e qualche pezzo fuori tempo, ma ho notato che la birra fa fare cose incredibili. Soprattutto se accompagnata da pane, lucaniche e carne alla griglia.

Nel giorno della festa siamo andati anche a fare un sopralluogo nei vari accampamenti, a bordo del nostro fido cavallo rosso. Siamo stati accolti da soldati festosi che ci hanno offerto ogni ben di dio da mangiare e da bere, per affrontare meglio le avversità.

Domani e il giorno dopo lasceremo gli accampamenti per partecipare alla Festa del Reame, dove ci aspettano Strauben, Strauben... e Strauben. Ah e birra, ovviamente.

Un Ferragosto così produttivo non si era mai visto, dalle ere dei nostri avi e bisnonni!

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lunedì 13 agosto 2018

Il Predal ci aspetta [cronache di una montanara]

Noi impavidi cavalieri siamo pronti, il Predal chiama e i cavalli sbuffano impazienti. E' giunta l'ora!
Già ieri alcuni del nostro battaglione hanno raggiunto il luogo designato e montato le tende. Io sono rimasta a valle a controllare le scorte di beveraggi e cibo (e ho fatto scorta, in tutti i sensi). Oggi i preparativi continuano e nel tardo pomeriggio ci addentreremo nella foresta fino a raggiungere Predal e il Castello di Sir Moro. I signori dei feudi circostanti verranno a portarci i loro saluti e noi li accoglieremo banchettando alette di pollo e braciole degne dei migliori cuochi del reame.

Io sono già pronta, cavallo grigio un po' sporco (prima o poi gli farò il bagno) e manca solo il formaggio, quindi prima di partire alla volta del Predal farò scorta dal formaggiaio del regno. Il tempo non promette nulla di buono, ma i Cavalieri di Montagna come noi non temono nulla. Molti del nostro battaglione passeranno la notte nei giacigli già preparati, ma io tornerò al castello con il mio cavaliere. I giacigli non fanno per me!

L'unica occasione in cui lasceremo le terre di Predal è per la Festa del Reame, dove anche l'imperatore farà il suo discorso d'apertura. Per l'occasione i migliori cuochi del Regno di Predaia si riuniranno e prepareranno le prelibatezze più prelibatezze che esistano. E qui noi Cavalieri ci rilasseremo gustando Strauben e tortiei de patate.

Quanto è bello il Ferragosto, quello vero!

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giovedì 9 agosto 2018

Quello che ci fa stare bene [9 agosto]

Già il 9 agosto, il tempo vola!
Come mio solito l'aggiornamento del mio blog è abbastanza saltuario, molto saltuario! Ma alla fine non si ha sempre qualcosa da scrivere o da dire, giusto? O almeno, se non sono ispirata non riesco a buttare giù nemmeno una riga.

Oggi è un gran giorno. Oddio beh, non che abbai proprio qualcosa di grande e immenso, però è un giorno che contribuirà al mio futuro. Ho cambiato i miei orizzonti e le mie prospettive ed è stata la cosa più giusta che potessi fare. Grazie a dio ne ho avuto il coraggio! Non avrei sopportato di fare per tutta la vita un lavoro che non mi piaceva. Diciamo che in questi ultimi mesi sono cambiate molte cose, in meglio! E ciò mi rende molto felice. Agosto poi è un mese speciale, c'è ferragosto e tanti bei ricordi! Ricordi che comunque sono ancora attuali e che sto vivendo nel presente.

Dopo un periodo di pausa di riflessione ho anche ricominciato a scrivere nei siti di tecnologia in cui sono editrice. In realtà non ho mai smesso, ma in questo periodo di transizione e cambiamento avevo un po' mollato. L'unica cosa che invece proprio non riesco più ad apprezzare è giocare con la PlayStation. Non che sia un male, ma solitamente adoravo calarmi nelle storie di tantissimi personaggi e vivere con loro un'avventura indimenticabile. Perché alla fine, almeno per me, la trama è una delle cose fondamentali in un gioco. Ultimamente non riesco proprio a trovare nessun gioco che mi prenda, l'ultimo è stato Detroit: Become Human (di cui ho scritto anche uno speciale su tuttoteK). Magari sarà solo un periodo o magari non giocherò mai più, chi lo sa! Alla fine bisogna fare quello che ci fa stare bene.

Non c'era anche una canzone che diceva così?

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martedì 17 aprile 2018

frullato (pauroso) di THIEF

frullato (pauroso) di THIEF


NOTA: ho trovato questo post parecchio datato nelle bozze, quindi ho deciso di pubblicarlo per non lasciarlo in sospeso. Non modificherò nulla e lo lascerò esattamente come lo ho lasciato tempo fa, anche perché è davvero molto tempo che non gioco a Thief.
Buona lettura!

Ooooook!
Era da un bel po' di tempo che non me la facevo sotto giocando ad un videogioco, più o meno dai tempi di Alien Isolation (vi avrò davvero annoiato a forza di nominarlo!). Vale a dire parecchi mesi fa. Non sono una videogiocatrice particolarmente predisposta agli horror, proprio per il fatto che sono facilmente impressionabile. Non è che se gioco ad un horror non ci dormo la notte... cioè, forse un po' sì ahahah :)
Per esempio, tempo fa guardai un video su YouTube, precisamente la nuovissima demo di Outlast 2. E specifichiamo, la stavo GUARDANDO su YouTube, quindi non la stavo giocando direttamente. Ebbene, voi non riuscite ad immaginare quanto ci ho messo la sera a prendere sonno! Continuavo a tirarmi le coperte sopra la testa per cercare di non pensarci (o per proteggermi dal lupo cattivo?!) e alla fine, dopo un'ora travagliata in compagnia di rumori sinistri da tutte le parti (che sicuramente sentivo solo io) finalmente mi sono addormentata. Quindi potete ben capire che razza di videogiocatrice fifona sono!

Comunque, tornando al discorso iniziale, era da un bel po' che non trovavo un videogame con la capacità di farmi saltare dalla sedia per lo spavento (e sì, anche urlare!) e mai e poi mai avrei pensato che questo gioco sarebbe stato THIEF.
Cioè, Thief non è classificato come horror! Come è possibile questa cosa? E invece, a quanto pare, è possibilissima. Non tutto il gioco è in chiave horror, anche se mantiene comunque quello stampo gotico e tetro: vicoli bui, è sempre notte, gente che spunta a caso dai vicoli... e tutte queste cose così.

Il capitolo "incriminato" è il capitolo 5, di cui non ricordo assolutamente il titolo (come sono diligente!). Il nostro Garrett, il ladro protagonista, raggiungerà in barca un manicomio abbandonato situato sul picco di un'isola sperduta in mezzo all'oceano (che posticino accogliente!) e qui dovrà, o meglio, NOI dovremo guidarlo tra i corridoi della struttura alla ricerca di informazioni sulla sua defunta amica Erin (che poi tanto defunta non sembra).

Inizio con l'urlo
Non faccio nemmeno in tempo a muovere Garrett verso l'ingresso e farlo sbirciare nello spioncino della porta che un viso di donna appare di botto nel mio campo visivo. Non vi dico l'urlo che ho cacciato! Iniziamo bene...
Tanto per continuare in allegria la porta d'ingresso si apre da sola con un cigolio sinistro invitandoci ad entrare. Una volta entrati (e io già qui non ero più convinta di ciò che stavo facendo) ci ritroviamo nell'atrio del manicomio e curiosando qua e là scopriamo che una certa paziente nr.18 era stata ricoverata nella struttura dopo essere stata recuperata in fin di vita con diverse fratture multiple e parecchie altre botte. Cosa molto interessante, se così possiamo definirla, questa paziente era in grado di "condizionare" parecchie altre persone ricoverate nella struttura. Su diversi referti medici possiamo leggere che alcuni pazienti, quando si trovavano in compagnia di questa donna "nr.18", avevano dei comportamenti strani. Alcuni diventavano particolarmente violenti, altri invece riuscivano a calmarsi e rilassarsi, sembrando quasi delle persone perfettamente normali e non affette da delle malattie psichiche. Inoltre, cosa fondamentale che ho tralasciato, è il fatto che questa paziente nr.18 mostrava spesso dei comportamenti estremamente violenti, costringendo così i medici a tenerla continuamente sedata per tenere sotto controllo le sue ire.
Che dire, proprio una situazione con i fiocchi!

Al resto penserò poi

Cosa mi passa per la testa, non so. La musica è altissima, colori psichedelici invadono lo spazio e io... io non so chi sono. La gente balla...